Digitalizzare o non digitalizzare gli eventi?

Ormai è passato un anno dall’arrivo del Coronavirus, e il settore eventi-spettacolo è stato il primo a doversi fermare. In questi mesi abbiamo scoperto molti aspetti positivi del web e dei social media che probabilmente ignoravamo, tra cui la digitalizzazione di molti contenuti.  La tecnologia si è dimostrata una valida alternativa per colmare le distanze create dal distanziamento sociale e uno strumento utile per la comunicazione in modo efficace di messaggi e iniziative. 

Ci siamo dovuti tutti adattare, e così sta succedendo anche per il mondo dello spettacolo: festival, concerti, ed eventi si stanno spostando sul web, passando così ad una digitalizzazione dell’arte e dell’intrattenimento. Ovviamente auspichiamo tutti alla ripresa degli eventi in presenza, tuttavia molte agenzie e cooperative  hanno dovuto adattarsi temporaneamente all’attuale situazione pandemica.  

Aggiungo anche che alcune rassegne cinematografiche come la Mostra del Cinema di Venezia, il Giffoni Film Festival, il Festival dell’Economia di Trento hanno dovuto trovare una via alternativa, ovvero lo streaming online, il quale ha permesso la partecipazione e la fruibilità agli eventi presentati. 

Sicuramente la denotazione negativa degli eventi online è la totale perdita dell’esperienza fisica, uno degli aspetti principali delle esibizioni e spettacoli dal vivo: provate a ricordare anche solo per un minuto l’emozione provata durante la messa in scena di un'opera teatrale o di un concerto, il sottile confine tra spettatore e artista! Tuttavia anche gli eventi da remoto possono avere molti vantaggi, tra cui l’accessibilità: non essendoci più alcuna barriera fisica e cancellando interamente gli spostamenti, qualsiasi spettacolo può essere disponibile per chiunque, superando anche i confini del territorio regionale e nazionale.  

Un altro aspetto da non sottovalutare è la durabilità, ovvero la possibilità di registrare l’evento online e metterlo a disposizione degli spettatori che hanno comprato il biglietto per alcuni giorni dopo lo spettacolo - come sta facendo attualmente il Teatro Politeama Genovese a Genova - . 

Il punto interrogativo posto sopra il futuro degli eventi sta diventando sempre più grande, è probabile che anche quando sarà di nuovo finalmente possibile organizzare festival e concerti dal vivo permanga comunque la parte digitale, in quanto come abbiamo visto prima presenta comunque dei vantaggi estremamente positivi. 

Noi di Ubi Major e Zenart  insieme ai nostri artisti siamo sempre pronti ad esplorare nuove opportunità, in questi ultimi due mesi  abbiamo curato la messa in scena di ben tre spettacoli di cabaret in live streaming, sperimentando in prima persona la realtà delle rappresentazioni online. Una cosa è certa: il numero di spettatori presenti virtualmente in sala ha dimostrato che la voglia di assistere a concerti, festival e spettacoli è più accesa che mai, un segnale estremamente positivo ad un bisogno irrinunciabile! 

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